Essere Ninja è un lavoro?
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@enrico io invece la vedo un'ottima soluzione per liberarsi dalla schiavitù del lavoro...magari trasferendosi in asia cosi' oltre a fare matched betting si può guadagnare anche con le surebet (i book asiatici non limitano o chiudono conti).
Stare rinchiuso in un ufficio o una fabbrica per 40 anni non credo possa considerarsi
"Vita"...si vive una volta sola, almeno facciamolo al meglio. -
@aprutino2 mi piace la prima parte del discorso, ma vivere in Asia... brrrrrr... meglio un'aziendina qui e part-time con Ninjabet che la vita nel Far East per i più svariati motivi. Ecco, vivere al meglio in Asia forse si può, ma dipende dalla regione...
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@phileas-fogg Cavoli, io ci metterei la firma a vivere in Thailandia!con mille euro al mese vita al top da quelle parti
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@aprutino2 In Thailandia possiamo parlarne. Sono stato in diverse parti della Cina "continentale" e per più di due settimane di tempo e mi mancavano nell'ordine: aria non inquinata (e vivo a Milano, ho detto tutto), caffè, cioccolato, cibo decente, non bere latte di cocco a pranzo/cena, capire almeno una parola, capire cosa mangiavo, il silenzio delle strade (lì è un clacson continuo), google, wikipedia, pornhub ( ) ecc ecc ecc
Meglio la cara, vecchia, dolce e viziosa Europa e un po' meno MB. -
Credo che il matched betting possa considerarsi un lavoro. Non credo al fatto che di punto in bianco possa terminare perché il mercato delle scommesse è in aumento e le offerte non possono sparire da un momento all'altro. Inoltre tra maggiorate e surebets che esulano dalle offerte si ricava un guadagno già non seguendo esclusivamente le offerte, ma il forum. Un lavoro di 400/500 euro al mese (a volte anche di più) magari al nord non è così considerato a causa del costo della vita, ma al sud è oro colato. Sicuramente è da affiancarsi ad un'altra attività (studio, altro lavoro etc). Il matched betting ti fa avvicinare pian piano a quel senso di indipendenza che solo un lavoro in proprio può portare. Per lavoro in proprio non intendo impresa, ma semi-libertà finanziaria (tipo investimenti, finanza etc). Non ha senso fare stages malpagati e a volte anche masters inutili. Addirittura io credo che studiare le lingue attualmente sia quasi più utile che prendere una laurea, per dire. L'indipendenza, secondo me, è la via per la felicità, quindi ben venga il matched betting.
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@kalos sono d'accordo su quasi tutto quello che hai detto, per un ragazzo/studente il MB è davvero una cosa fantastica soprattutto per il minimo di indipendenza che ti fornisce.
Però non sono daccordo a definirlo "lavoro" per un semplice motivo : è speculazione.
è un dato di fatto, che bisogna accettare, e mi viene un po' da storcere il naso quando sento dire che avrebbe senso vivere di MB.
Non perché non sia fattibile, anzi, però a mio parere con il lavoro ha in comune unicamente i guadagni.
Solo per fare un esempio, quello dello staff è un lavoro, loro forniscono un servizio e ricevono un compenso. Come è giusto che sia.
Con il MB non produci nulla e non fornisci nessun servizio, semplicemente speculi sottraendo una minima parte del profitto ad un'impresa. -
@giovannirana non mi sento di darti torto. Il concetto di "lavoro" non è universale e oggettivo. C'è chi associa il lavoro alla creazione di un servizio e vede nella speculazione la causa della distruzione dell'economia reale mentre c'è chi vede in essa un accelleratore della capacità di possesso di un individuo. La vera ricchezza è creare o possedere? La speculazione è tutta un togliere ricchezza a uno (privato, impresa etc.) e aggiungerla ad un altro. Quindi anche il matched betting. Nella finanza speculativa (mi diletto in quello) quando faccio un gain in realtà sto guadagnando dei soldi che un altro ha investito nell' idea contraria, sottraendoglieli per la semplice legge di mercato di domanda e offerta. Questo è un lavoro? Per me sì, ma è più degno di ammirazione chi magari salva una vita umana o insegna ai bambini a diventare uomini tramite la cultura. Ma non sempre il mondo è giusto, anzi...
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Modi di pensare differenti, secondo me è più da stimare chi riesce ad arrangiarsi senza necessariamente passare la vita sui libri per poi finire a fare un lavoro tradizionale, chi ha un’idea vincente, una strategia. (E lo dico da studente universitario eh..).
Ed invidio quelli che riescono a guadagnare facendo trading, io non saprei nemmeno da che parte iniziare. Non ci vedo niente di sbagliato nel “rubare” una parte del profitto di qualcun’altro, chi fa errori (nel trading) merita di essere “punito”, è il prezzo del gioco. Mentre i bookmakers i bonus li danno per pubblicizzarsi, considerando quanta gente va in rovina perché si gioca la casa, dovrebbe dispiacermi campare su di loro?Fermo restando che non considero il MB un lavoro e che un posto fisso è comunque una garanzia maggiore, anche solo per chiedere un mutuo.
Però se con un account guadagno 500€ e passa al mese, convincendo 2/3 persone a farmi giocare a nome loro avrei un signor “stipendio”. -
@Kalos @giovannirana mah...
se penso al "lavoro" di grandi studi legali o di multinazionali della consulenza, piene di professionisti che sgobbano 18h al giorno per trovare il modo più efficace in cui i loro clienti (a loro volta multinazionali) possono:- delocalizzare le attività in paesi dove è più facile sfruttare o sottopagare la manodopera perché povera e/o non sindacalizzata e dove è più facile risparmiare inquinando perché mancano le legislazioni elementari in campo ambientale e di sicurezza
- creare sedi legali e/o società schermo in giro per il mondo per eludere le tassazioni (meno tasse pagate = meno servizi che gli Stati possono erogare ai cittadini)
- risparmiare miliardi attraverso mega ristruttuazioni aziendali (= soprattutto licenziamenti di migliaia di dipendenti)
beh, non mi sento di dire che la speculazione (qualsiasi speculazione) sia meno etica
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@aprutino2 ha detto in Essere Ninja è un lavoro?:
@enrico io invece la vedo un'ottima soluzione per liberarsi dalla schiavitù del lavoro...magari trasferendosi in asia cosi' oltre a fare matched betting si può guadagnare anche con le surebet (i book asiatici non limitano o chiudono conti).
Stare rinchiuso in un ufficio o una fabbrica per 40 anni non credo possa considerarsi
"Vita"...si vive una volta sola, almeno facciamolo al meglio.Io la penso allo stesso modo. si è giunti ad un punto in cui si vive per lavorare e non si lavora più per vivere. A meno che non si ha la fortuna di fare il lavoro dei propri sogni, ma che probabilità ci sono? E' più facile che un grosso asteroide colpisca la terra lol
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Il problema principale è il concetto di sostenibilità, sicurezza e durata. Quanto potrà durare un guadagno così sicuro, facile e comodo? Che sicurezze può dare, anche puntando sul multi-account e traendo profitti importanti?
Appena diciottenne ho iniziato un'attività di commercio in dropshipping che mi portava guadagni consistenti ogni mese (dai 600 ai 1500 al mese) , ma con il senno di poi mi sono chiesto quanto avrebbe potuto durare e che sicurezze avrei potuto avere.
Ecco perché alla fine mi sono iscritto all'Università. Ma sarebbe un sogno poter vivere così, essere certi che questi soldi, comodamente guadagni da casa, ti permettano di vivere. -
@phileas-fogg ha detto in Essere Ninja è un lavoro?:
mi mancavano nell'ordine: aria non inquinata (e vivo a Milano, ho detto tutto), caffè, cioccolato, cibo decente, non bere latte di cocco a pranzo/cena, capire almeno una parola, capire cosa mangiavo, il silenzio delle strade (lì è un clacson continuo), google, wikipedia, pornhub ( )
Il VietNam potrebbe essere un'alternativa: OTTIMO caffè forte (di cui sono diventato subito dipendente e che, a distanza di anni, mi sogno di notte!), ottima cucina, fresca e moto varia (adooooooro le zuppe), hanno pure il pane (baguette francese, essendo stati loro colonia ), Hanoi non è esageratamente trafficata, a letto presto (tipo alle 9 ) e sveglia presto (alle 5.30), stile di vita che adoro ... certo inquinato è inquinato e la pornografia è illegale uhm... passi per l'inquinamento, ma come si puo' vivere senza la pornografia?!?!?
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Lavoro è tutto ciò che porta ad un guadagno che ti permetta di essere un minimo indipendente sotto vari punti di vista. Lavoro è ciò che ti porta un ritorno economico di almeno X ogni mese. Ogni lavoro può finire di esistere, puoi essere licenziato, l'azienda può fallire, puoi dimetterti.
Il Matched Betting purtroppo non garantisce quel minimo ritorno economico SICURO, in un mese puoi sbancare e in quello dopo doverti accontentare di 300€, troppe variabili che non ti permettono di basarti sulla sola attività di MB per vivere.
Diverso è il discorso per chi fa multi-accounting, ma lì bisognerebbe aprire altre parentesi: potrebbe fruttare uno stipendio fisso mensile, ma aumenterebbero i rischi di limitazioni, chiusure di conti, trattenute di fondi. Prima o poi anche se con tutte le accortezze del caso (cambio ip, pulizia cronologia cache e cookie etc.) i bookmakers vi scopriranno. Proprio oggi dopo 2 anni SNAI mi ha chiuso il conto in quanto ha visto che avevo altri conti aperti col mio pc, e il mio conto personale non lo toccavo da mesi.
Per come la vedo io il MB va tenuto sempre come "lavoro secondario", un qualcosa da affiancare ad un altro lavoro più o meno remunerativo che sia, perchè come si dice in questi casi NON METTER MAI TUTTE LE UOVA NELLO STESSO CESTO. -
Penso che il MB si evolverà e penso anche che non sia per molti, magari aumenteranno quelli che lo praticano ma la maggior parte resterà scettica. Ma forse non è un male
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Questo post è eliminato! -
Assolutamente d'accordo con @kencanitano : per quanto appetibile, il MB non può essere l'unica fonte di reddito. Troppe incognite. Basterebbe beccarsi due limitazioni e i giochi sono finiti. L'unico modo sarebbe un multi accounting che superi i 4 utenti, di modo da assorbire eventuali limitazioni.
D'altro canto, è proprio vero che gli altri lavori sono così sicuri? Io sono un laureato in lettere con partita IVA e negli ultimi cinque o sei anni ho sempre fatto lavori diversi (lavori sempre attinenti al mio percorso di studi), che hanno sempre avuto un inizio, uno sviluppo e una fine. Ci ho fatto l'abitudine. Ho imparato a non drammatizzare quando un lavoro finiva e ho imparato a cercare cose nuove. Personalmente vedo il MB come una di queste attività, una fonte di reddito che adesso esiste, ma che forse un giorno finirà. -
Il discorso oltre che di convenienza, sostenibilità, durata e profitto è anche etico.
Molti sono convinti che noi guadagnamo sui Bookmakers ed è vero in prima battuta.
Su Exchange Betfair i proventi vengono da una bancata che assorbe una puntata (blu) di uno scommettitore medio. E il book guadagna a prescindere sulla commissione della transazione.
Quando incassiamo dai book i proventi derivano dalle loro casse; benissimo, ma chi ce li ha messi? Lo scommettitore medio.
Se posso perdonare alla mia coscienza il guadagno su Betfair (in fondo è uno exchange a quote drogate con un altro scommettitore), sui book è un po' più diverso.
Non è una polemica, né demagogia, ma siamo/siete sicuri di essere Robin Hood o di non stare facendo soldi sulla ludopatia di tanti poveretti?
L'altro giorno ci pensavo e la mia opinabilissima verità è che facciamo soldi sul vizio e sull'ignoranza, assieme alle nostre capacità.
E l'ignoranza, la pigrizia o il poco ingegno proprio non li sopporto. -
@Giuseppe un altro laureato in Lettere, almeno non sono solo :D. Ragazzi uno che tipo fa impresa non ha un guadagno assicurato di X ogni mese, ma non mi sento di dire che quel tipo di persona non lavori. Pensate al contadino, che pianta e si prende cura del suo appezzamento. Con una grandinata bella forte rischia di mandare in rovina il lavoro di un anno e di non guadagnarci nulla, ma non per questo il suo non è un lavoro. Non esiste solo il lavoro fisso (che poi tanto fisso non è), da statale o da dipendente. Anche chi si butta in attività (molte volte personali) "poco sicure" che oggi ci sono e domani non potrebbero esserci lavora. E delle volte molto più degli altri. Pensate a Ninjabet. è un progetto bellissimo fatto da ragazzi che tutti i giorni si alzano la mattina e portano avanti il loro obiettivo: quello di creare uno stipendio (lo dicono loro stessi e io ci credo). Lo stipendio te lo dà un lavoro. Qualora i books non facessero più offerte o non ci fossero più occasioni di fare surebets anche il progetto di Ninjabet andrebbe in malora dato che non ci sarebbe più nessuno disposto a pagare l' abbonamento. Non mi sembra che a causa di quest' ultima affermazione il loro non possa considerarsi un "lavoro". Poi è normale studiare, fare un altro lavoro se si ha tempo o comunque progredire professionalmente. C'è gente a 50 anni che avendo fatto le 8 orette in fabbrica tutti i giorni pensando già alla pensione e cullandosi dell' utopia del lavoro fisso si sono ritrovate a casa da un giorno all' altro senza, nel periodo lavorativo, aver studiato qualcosa, imparato un altro mestiere o cercare di diventare più finanziariamente liberi. Quindi anche se un giorno trovassimo un lavoro "fisso" questo non vuol dire che non dobbiamo continuare a crescere professionalmente. Questo lo dico perchè ho letto che poichè il matched betting non può considerarsi un lavoro allora dobbiamo andare all' uni.
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@giovannirana ma chi se ne frega della giusta definizione che la societa' da al lavoro..l'importante è avere soldi per godersi la vita...mi bastano mille euro al mese (non ho vizi e grosse pretese) derivanti da qualsiasi attivita' (legale ovvio) , che non lavoro più un solo giorno nella vita.E vedevo nel matched betting questa possibilità.
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@phileas-fogg ha detto in Essere Ninja è un lavoro?:
E l'ignoranza, la pigrizia o il poco ingegno proprio non li sopporto.
Concordo!
Aggiungo che, quand'ero giovane , mi sbattevo nel mio piccolo per cercare di accrescere le conoscenze di amici e parenti nel mio campo (IT) ma, alla lunga, ho notato che la pigrizia comanda e che i miei sforzi viravano pericolosamente verso il... farmi sfruttare
Ignoranza e pigrizia hanno un prezzo da pagare: il 22% del quale finisce nelle tasche dello Stato (e mi va bene), il 77,99% finisce nelle tasche dei bookmakers (e mi va un po' meno bene) e il restante 0,01% finisce nelle tasche dei ninja... e mi va benissimo!
Anche perché, tra solidarietà e passioni, ho notato che abbiamo tutti un sacco di BEI modi di spenderli, quei soldiRagionamento forse un po' cinico, ma giassai che sono una brutta persona
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