L'angolo di Gastone Paperone
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@Andrea320 ha detto in L'angolo di Gastone Paperone:
@Gardo cambiano i nickname, ma le persone sono sempre le stesse, quindi ti conviene evitare di perdere tempo a scrivere certe (molte*) volte hahah
Mi sembrava avesse scritto cose sensate in passato. In ogni caso a me non interessa che lui sia d'accordo con me, mi basta che chi legge sappia che sta leggendo cose che dal punto di vista di teorico sono corrette ma che dal punto di vista pratico non esistono.
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@Gardo quindi secondo voi i book che operano con un vantaggio del 3% sulla roulette non sono sicuri di guadagnare ahahah
Finiamola qua va -
@Iranon cerco di spiegare cosa intendete entrambi a chiunque legga
Nella teoria l'ev positivo permette un guadagno nel lungo periodo,tutti i siti di scommesse alla fin fine si basano sul loro ev dato dal vantaggio nella quota, o dallo zero della roulette etc
Ergo ci sono interi business che vivono grazie all'ev e fatturano milioni
MA!
Il punto è che loro ci possono arrivare facilmente al lungo periodo perchè ogni giorno milioni di persone scommettono o giocano al casinò permettendo alla curva di avvicinarsi sempre più all'ev
Per noi è molto più difficile, non si può uguagliare fisicamente il numero di operazioni di un sito di scommesse
Tradotto
Tu tiri la moneta 100 volte? può finire in tanti modi
La tiri 1000 volte? può finire in tanti modi ma noti che i risultati iniziano ad avvicinarsi al 50-50
La tiri 12 trilioni di volte? Avrai un 50-50 (circa)
Noi quella moneta non la tireremo un milione di volte manco in una vita, i siti di scommesse lo fanno in un giorno -
@Iranon è proprio la stessa cosa un book che si prende milioni di giocate al giorno e te che se ti va bene fai delle promo del genere 10 volte al mese. E' proprio qua la differenza del "lungo periodo"
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@Iranon ha detto in L'angolo di Gastone Paperone:
Finiamola qua va
È la seconda volta che lo dici, eppure continui a scrivere
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Studiate il calcolo delle probabilità guys poi torniamo a discutere
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Questo post è eliminato! -
Questo post è eliminato! -
@Jordan-Belfort giusto per dovere di cronaca, buona parte delle scelte nel poker vengono prese proprio sulle "percentuali", specialmente nel poker moderno dove il gioco "exploitativo" (quello appunto che si basa sul "capire l'avversario") non funziona così bene, essendoci sempre meno "polli"
L'approccio exploitativo è stato "sostituito" dal gioco GTO (Game Theory Optimale) , che appunto si basa tutto e solo sulla matematica (in sostanza chi è più bravo ad avvicinarsi alla scelta matematicamente ottimale più spesso, vince. Questo almeno ad alti livelli) -
@Adestacope Direi più sulla statistica piuttosto che sulla matematica. Poi comunque dipende dal "settore" in cui il player è specializzato. Un multitabler ha un approccio diverso rispetto ad un torneista. La statistica senza skills nel poker è perdente.
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@Bender Se mai la "skills" (dovremmo definire cosa intendiamo con skills, se intendi la capacità di "bluffare", siamo completamente fuori strada ad esempio ) senza statistica nel poker è perdente, quanto meno nel lungo periodo, che è l'unica cosa che interessa a un giocatore di poker.
Ho usato termini semplici e virgolettati volontariamente per non entrare in argomenti troppo complessi visto che tra l'altro siamo OT -
@Adestacope No per skill non intendo solo la capacità di bluffare. Ma non basta studiare per diventare un pro. Comunque sui tornei (che credo rappresentino i massimi livelli) la statistica passa abbastanza in secondo piano. E te lo dico dopo essermi guardato tutto il tavolo finale dei mondiali di poker dell'anno scorso.
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@Bender mi dispiace "distruggere le tue certezze", ma è praticamente impossibile "vivere giocando tornei di poker live".
Potrebbe essere benissimo che tutti coloro che sono in profitto solo col poker live, siano semplicemente dal lato giusto della varianza da tutta la vita.
Considera che un professionista online gioca MINIMO 3500 tornei l'anno. Supponiamo che un pro live ne giochi anche uno al giorno (follia, visto che non ci sono eventi tutti i giorni dello stesso buy-in, e gli eventi importanti durano ALMENO 3-4 giorni se arrivi al FT), capisci che ne gioca 1/10. Ah, il pro online, potrebbe essere perdente alla fine dell'anno, pur avendo un ROI teorico del 30%,(ovviamente con un ROI teorico di questo tipo le probabilità di essere perdenti sono veramente molto basse) pensa il giocatore live
Tutta quella gente che arriva ai tavoli finali, specialmente di quegli eventi, nella maggior parte dei casi sono li per "[censored]", che sul singolo evento conta parecchio.
I massimi livelli sono gli high stakes online, dove la gente riesce a giocare 500k mani all'anno, ed abbattere la varianza (qualche anno fa quanto meno, non ho idea come sia il traffico attuale negli high stakes online)
Te lo dico dopo aver campato 6 anni grindando cash game online, e 3 anni grindando MTT -
@Adestacope ha detto in L'angolo di Gastone Paperone:
@Bender mi dispiace "distruggere i tuoi sogni", ma è praticamente impossibile "vivere giocando tornei di poker live".
Allora Phil Ivey non esiste
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@Bender Phil Ivey ha giocato veramente tanto anche online, vincendo davvero molto fino al 2012 (fino a quel momento bastava giocare "asso alta" e si vinceva a poker), e perdendo molto dopo (periodo in cui il poker stava passando da essere un gioco exploitativo, ad un gioco sempre più matematico)
OtB_RedBaron questo è la quintessenza del giocatore di poker "moderno", però capisco che per chi segue il poker "spettacolo", cioè quello televisivo, sia uno sconosciuto.
Capisco bene che il poker sia venduto come qualcosa di "romantico", quando di romantico non ha proprio nulla, ma è statistica e teoria dei giochi all'ennesima potenza. -
@Adestacope Ma alla fine conta chi fà più gain poi che lo faccia online o offline è indifferente.
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@Bender è proprio questa la "cattiveria" del poker, chi fa più gain non è detto sia più bravo, specialmente se non arriviamo ad avere un sample decente di tornei/mani da analizzare. E pieno di gente che vince più di altra, pur avendo conoscenze infinitamente inferiori.
Potremmo giocare 1000 mani cash io contro te (non conosco la tua preparazione pokeristica, ma non credo tu abbia studiato poker gli ultimi 10 anni di vita) e io potrei perdere tranquillamente. Dopo 500k, tu non avresti nessuna possibilità di vincere (ripeto, non sto dicendo tu sia scarso, non ho idea chi tu sia, è solo per farti capire). -
@Adestacope No ma io ho capito bene quello dici ma è così in qualsiasi cosa. Sai quanti calciatori bravi (magari anche più bravi di quelli che ci giocano) non arrivano in serie A. Questo che dico: studiare aiuta ed è fondamentale ma non basta
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@Bender hai fatto un ottimo paragone!
Giocare al campetto con gli amici= giocare 15-20 tornei di poker live all'anno.
Ti basta sapere palleggiare, fare due passaggi (non ho idea di cosa serva per giocare a calcio, sono sempre stato una capra).
Ti basta conoscere le regole, capire due tre cosette ad esempio che se hai flush draw e 2 overcard hai il 50% di equity e quindi puoi andare all-in.Giocare in serie C+ (campare col calcio, non so se ci campano in serie C onestamente)= campare col poker.
Penso che i fondamentali siano dati per "conosciuti", e serva una conoscenza maggiore di tattica ad esempio.
Anche qui, le basi devono essere conosciute, e bisogna essere in grado di utilizzare una serie di software statistici, statistiche al tavolo, studiare le statistiche degli avversari, studiare la teoria dei giochi ecc.Ed in etrambi i casi, non è detto che il più bravo faccia la miglior carriera.
Sai quale è la differenza del poker col resto della vita? Che quanto meno il poker te lo dice chiaramente che la fortuna serve nel breve periodo; nel resto della cose della vita serve a livelli infiniti, ma la gente non se ne rende conto -
@Adestacope Converrai con me che si tratta comunque di compiere delle scelte e a carte coperte non sempre si può compiere sempre la scelta corretta. Ma al di là di questo nell'esempio precedente non parlavo di gioco di abilità e matematica ma di "battere" il banco su una slot tarata con un certo ritorno. Io non metto in dubbio il valore atteso positivo dimostrato nei post precedenti, però sono d'accordo con @Gardo che in questi casi è più teoria che pratica per vari motivi:
- Il valore che tende all'RTP indicato è sempre con un numero di giocate che tende all'infinito (così come il 50 e 50 di testa o croce).
- Sarebbe opportuno stabilire il valore esatto in cui fermarsi quando si va in positivo e questo aspetto è fondamentale per poter rendere il più profittevole questa strategia
- con un rtp atteso del 120% dovremmo avere, e correggimi se sbaglio, una situazione di 60-40 in nostro favore ma siamo sicuri di riuscire a giocare così tante mani/partite con le sole promo da abbattere la varianza ed avvicinarci al valore "ideale"? quel 20% di guadagni di valore atteso positivo sarà comunque la somma di chi è in positivo del 40 e chi in negativo del 20 (con infiniti sottoinsiemi di valori)
In sintesi come diceva Gardo "nella teoria è giusto, nella pratica non è così"
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