Ciao @amico23 ti linko una risposta che ho dato su Quora l'estate scorsa.
Contesto: Ho guadagnato più di 80 mila euro con il matched betting e lo pratico da 4 anni.
"Quando ho finito l'università due anni fa ho dovuto affrontare colloqui con il tuo stesso interrogativo.
Ci ho pensato molto prima di effettuare la scelta ma poi mi sono detto: "Perchè non far emergere qualcosa che effettivamente mi diversifica da tutti gli altri?!" così ho deciso di inserire queste righe nel curriculum sotto la sezione "Capacità gestionali e comunicative".
Cito testualmente: "Pratico Matched Betting un hobby remunerativo con cui mi sono sostenuto gli studi. Grazie a questo ho sviluppato una forte propensione al Problem Solving, spiccate abilità nel leggere TeC contrattuali e nel strutturare strategie matematiche vincenti. Con esso tra l’altro sono abituato a gestire forti responsabilità e pressioni maneggiando giornalmente cifre ingenti."
Ho scritto queste righe perchè per arrivare a guadagnare certe cifre ho dovuto realmente strutturare mie strategie matematiche, ho dovuto realmente aguzzare l'ingegno, ho dovuto davvero reinventarmi ogni volta che qualche strategia veniva giustamente bannata dai bookmaker. Ad un certo punto, quasi mi sembrava sbagliato parlare di matched betting, per me era a tutti gli effetti una speculazione finanziaria.
Certo dipende da che cifre fai e che tipo di matched better sei. Se ti limiti ad utilizzare le guide e non hai mai strutturato strategie personali non so quanto possa aver senso scrivere roba sul curriculum. Se invece hai generato cifre ingenti magari puoi far percepire il lavoro che c'è dietro. Personalmente nel mio caso non si trattava infatti di mera e asettica fruizione di offerte, c'era una visione più critica e ragionata del tutto.
Ritorniamo però sul focus principale della tua domanda: se inserire tutto ciò nel curriculum.
Ti racconto le mie esperienze.
L'estate scorsa ho fatto 3 colloqui per 3 diverse società di consulenza (sono un ingegnere gestionale) e 2 su 3 non hanno nemmeno letto quella parte del curriculum e non ho ricevuto domande a riguardo. Il selezionatore della terza invece è rimasto davvero incuriosito dal tutto e ha iniziato a farmi domande in maniera davvero entusiasta. Mi ha pure chiesto di illustrarmi una delle strategie che utilizzavo per guadagnare.
Per fargli capire che facevo sul serio, gli ho illustrato una strategia che utilizzavo sull'exchange di Betfair in caso di controllo VAR su un gol. All'epoca infatti era da poco stato introdotto il protocollo VAR e l'algoritmo di exchange non era stato ancora programmato per essere adeguato al nuovo contesto. Quando gli spiegavo che potenzialmente su ogni partita c'era un potenziale di guadagno enorme il selezionatore iniziò a guardarmi come se fossi un enorme cioccolatino prelibato. Era palese che ai suoi occhi sembravo avere quel quid in più rispetto agli altri.
Fortunatamente ho passato tutti e 3 i colloqui ed ho potuto scegliere in base a quella che mi sembrava la proposta più allettante.
Ma dalla mia esperienza ho capito che il punto non era se scriverlo o meno sul curriculum, il punto era saperlo raccontare. A mio modo di vedere dovresti, in caso di domande, essere in grado di far percepire la razione e l'acume che c'è dietro tutto ciò e che le tue non sono scommesse ma veri e propri investimenti a rischio nullo."
Spero di esserti stato utile