Suggerimenti iniziali
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Sicuramente sarò stato fortunato per ora... io comunque le scommesse le piazzo a pochi minuti dall'inizio del match eccetto che per casi eclatanti di rendimenti sopra l'8%; in quei casi anche 2 ore prima.
Stake di norma a 10 euro ma rendimento minimo sempre almeno del 3%.
Quota massima a 6 ma se vedo un rendimento sopra il 10% la piazzo lo stesso ma ad un importo minore (3-5) -
@cagliotto lo stake xò dovresti mantenerlo constante in tutti i casi, non dovresti abbassarlo, in caso di vincita è lì che vai a riequilibrare la situazione
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@xsh3llx Siccome vorrei evitare di avere troppa varianza la scelta è fra:
- non scommettere mai a quote superiori a quella massima che mi sono prefissato
- scommettere importi più bassi come sto facendo ora.
In effetti ho imbroccato una scommessa a quota 15 una volta. Se l'avessi fatta da 10 invece che da 5 avrei guadagnato di più.
Qual è il modo migliore per procedere in questo caso? Non scommettere mai a quote che non mi posso permettere o fare uno strappo alla regola scommettendo importi minori? Grazie -
@cagliotto l'approccio migliore seguendo i suggerimenti dello staff è scommettere sempre lo stesso importo, la quota non devi considerarla, devi considerare il rendimento, l'importo abbinato e scommettere il più vicino possibile al calcio di inizio.
io sto procedendo in questo modo. mi sono però imposto una quota max di 6/7 e continuerò su questa linea per il momento, quando avrò raggiunto un numero consistente di scommesse potrò valutare meglio il mio modo di filtrare le valuebet -
@cagliotto Io non sono tanto d'accordo con la premessa "vorrei evitare di avere troppa varianza".
Personalmente, se credo in un metodo non mi interessa se ho una varianza grande o piccola, mi interessa il risultato finale. Partendo da quella premessa, ti stai già ponendo dei limiti.
Cercherei di limitare la varianza solo se avessi un budget limitato che potrebbe prosciugarsi con una momentanea varianza negativa ampia oppure se mi stressasse particolarmente vedere perdite. -
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Ciao, sono appena arrivato nel mondo valuebet e mi sto guardando in giro. Noto che il valore di puntata si aggira tra i 5 e i 10 euro, che immagino essere quello effettivamente applicabile nella pratica. Ma mi sorge una curiosità, che magari è solo teorica: c'è un valore massimo di puntata? Mi spiego: poniamo che io abbia ampia disponibilità di denaro e che col tempo riesca a profilarmi adeguatamente presso i book, quali limiti o ostacoli possono intervenire nel puntare una cifra molto alta per ogni scommessa? A quanto è realisticamente pensabile arrivare come valore massimo di ogni singola puntata?
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@Andorra il problema di puntate con importi elevati è principalmente legato alla disponibilità economica per poter sostenere eventuali perdite nel breve periodo
I bookmaker consentono scommesse anche molto elevate (migliaia di euro) quindi, se non hai limitazioni sui book su cui scommetti, questo problema non si pone
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Avrei un'altra domanda, legata alla tempistica e alla raccomandazione di puntare a ridosso dell'inizio partita. Ho notato nello strumento valuebet che alcune scommesse spariscono dall'elenco pur restando invariata la quota proposta dal bookmaker (sono andato a controllare). Questo significa che è variata la quota su betfair.com, andando ad allinearsi a quella del bookmaker?
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@Andorra si, se le quote punte non sono variate, ma la scommesse in questione non è più una valuebet, il mercato si è cambiato, e quella quota che prima era una valuebet, ora risulta come una quota allineata al mercato
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Buongiorno, avrei una domanda sul valuebetting effettuato con le partite dei campionati italiani.
Parto da queste considerazioni: ogni bookmaker ha i propri criteri per stabilire la quota di un evento, e tale valore è altresì passibile di variazioni in base al volume di puntate registrate su quella quota.
Poi: il mercato italiano è confinato, gli scommettitori italiani puntano esclusivamente sui siti .it, pertanto è lì che esercitano la loro influenza sulle quotazioni.
Mi stavo dunque chiedendo se per questioni di prossimità e di maggior interesse e conoscenza, sia da parte dei bookmaker che degli scommettori, le quote più realistiche degli eventi italiani non si trovino nei bookmaker italiani anziché in betfair.com. -
@Andorra io penserei in maniera diametralmente opposta, la probabilità che un evento accada non dipende da quanti scommettitori ci giocano sopra. Un conto è dire che il mercato globale (domanda e offerta) si accorda che la quota intermedia di un evento è XX.XX, diverso è dire che il bookmaker Tizio decide di abbassare la sua quota perchè ha ricevuto un volume ingente di puntate su tal esito e ha necessità di bilanciare la sua esposizione
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@Davide L'elemento nodale è l'attendibilità della quota di riferimento. Detto in soldoni, mi chiedevo, solo per quanto concerne gli eventi italiani, se l'affidabilità media delle quotazioni proposte dal mercato globale è comunque superiore all'affidabilità delle quote proposte dai bookmaker con suffisso .it.
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