Lindahl (LeoVegas) risponde a Di Maio: “Creiamo un tavolo di confronto per trovare insieme regole concrete e sostenibili”
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Buongiorno a tutti Voi,
Io ci provo un'ultima volta. A occhio e croce NON ci riuscirò, ma ci provo lo stesso. Stavo per scrivere sul post "Lotta all'azzardo nell'accordo Lega - M5S" perchè da un lato ero felice che qualcuno avesse avuto voglia di riprendere una mia vecchia discussione ormai abbandonata seppure di grande attualità e dall'altro lato perchè NON capivo per quale razza di motivo essa stesse poi degenerando su altre tematiche, completamente estranee allo scopo per cui è nato questo sito. Ed infatti appena prima di postare mi sono accorto che la discussione è stata bloccata dallo staff, a mio parere molto giustamente.
L'intento di post simili, come anche di questo, non è certo quello di fare polemica politica, né tantomeno di mettere panico tra le persone, ma semplicemente di tenersi aggiornati su una tematica che, ahimé, ci riguarda molto da vicino. Riusciamo per una volta a rimanere sul pezzo? A cosa serve discutere di altro?Per chi NON lo avesse ancora capito, il gioco d'azzardo e il matched betting sono semplicemente le due facce di una stessa medaglia. Se muore il gioco di azzardo, inevitabilmente muore anche il matched betting. Con lo stop alle pubblicità i bookmakers non avranno più mezzi per distinguersi da quelli privi di concessione, che potranno invece continuare a fare pubblicità su internet. E questo potrebbe portar loro a decidere di abbandonare il mercato italiano perchè ritenuto non più conveniente. Provate un po' a bancare se Betfair.it lascia l'Italia, perchè stufo di limitazioni troppo stringenti. Oppure provate un po' a bancare con un limite di pochi euro al mese perchè vi mettono una legge che vieta le puntate ripetute (così come dicono di voler fare il prossimo anno).
Quindi ok per cercare di fermare il gioco patologico, ma lo stop alla pubblicità non servirà a niente se non a fare aumentare le giocate sui siti senza concessione che, come ben saprete, offrono davvero poche chance di guadagno.Per chi di voi fosse interessato... Nei giorni scorsi Niklas Lindahl, Managing Director Italy di LeoVegas Gaming ha investito facendo pubblicare un lettera su tutti i principali giornali italiani rivolta a di maio con la quale cercava di invitarlo a riflettere sulla inutilità del provvedimento. di maio ha risposto picche: https://www.agimeg.it/politica/di-maio-min-sviluppo-economico-fuorviante-parlare-di-proibizionismo-ma-contro-la-pubblicita-al-gioco-andro-avanti-per-tutelare-gli-italiani
Infine Niklas Lindahl ha replicato chiedendo un tavolo di confronto. E' un articolo a mio avviso interessantissimo sotto tutti i punti di vista perchè aiuta chiunque a capire quali saranno le conseguenze di questi provvedimenti. E se lo dice uno del settore, bhè io mi fiderei: https://www.agimeg.it/giochionline/lindahl-leovegas-risponde-a-di-maio-creiamo-un-tavolo-di-confronto-per-trovare-insieme-regole-concrete-e-sostenibiliPer chi volesse tenersi aggiornato, queste sono le principali agenzie di stampa: agimeg.it, agipronews.it, pressgiochi.it
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Per me delle due una: alcuni bookmakers abbandonano il mercato italiano, e vuol dire di meno per tutti, oppure spostano il budget destinato a pubblicità e sponsorizzazioni sui bonus di benvenuto e ricorrenti. A meno che anche i bonus non siano considerati pubblicità, cosa non scontata visto che successe una cosa molto simile con i broker di Malta, e lì è game over.
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è inutile pensare che i bookmakers investiranno i soldi risparmiati in pubblicità per le promozioni, non avendo la possibilità di pubblicizzarsi molte agenzie di scommesse chiuderanno in Italia per investire altrove e non lo dico solo io ma lo dicono molti economisti esperti del settore, il gioco non vale la candela e tutto ciò va a nuocere soprattutto noi che sfruttiamo bonus, inoltre Gigietto dovrà rispondere ancora ad una serie di domande poste dal ceo di leovegas:
“1. Ministro Di Maio, lei ha affermato che lo Stato italiano non guadagna nulla dalle entrate erariali provenienti dai giochi e scommesse (le ricordo che le entrate erariali sono state pari a 10,3 miliardi nel 2017), perché reinveste gli stessi soldi per curare la ludopatia. Può fornirci questi dati ufficiali? Può dirci quanto spende effettivamente lo Stato e quante sono le persone in cura per ludopatia?
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Se la ludopatia o ‘azzardopatia’, come l’ha definita, è veramente un fenomeno così grave, perché non ha vietato il gioco d’azzardo invece di vietarne solo la pubblicità, e in forma molto parziale? E perché non dare precedenza ad altre dipendenze molto più impellenti, come sembrerebbero suggerire i dati Istat circa gli 8.265.000 di italiani con dipendenze da alcool?
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Perchè dal decreto Dignità è stato escluso il comparto delle Lotterie differite? Eppure, nella spesa dei giocatori italiani, le Lotterie rappresentano la seconda voce del comparto giochi e scommesse e nel 2017 hanno fatturato ben 2,43 miliardi cui vanno sommati i 2,42 miliardi del Gioco del Lotto. Perché questo settore, così impattante sui conti degli italiani e con un’unica concessionaria in esclusiva, è stato salvato dal Decreto?
4.Nel Decreto è scritto che ‘Ai contratti di pubblicità in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore del presente decreto resta applicabile la normativa vigente anteriormente alla medesima data’. Lei sa dirci quanti contratti di pubblicità pluriennali verranno siglati prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di domani? Può veramente affermare che, grazie a questo Decreto, non ci sarà più pubblicità su giochi e scommesse nei prossimi anni, con contratti regolari?
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Può spiegarci concretamente come farà ad evitare le pubblicità di società straniere senza vincoli e senza licenze regolari? E come verranno sanzionate, qualora si riuscissero ad identificare, visto che hanno spesso sedi all’estero, se non addirittura sedi fittizie?”.
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Sebbene sul perché non si è voluto confrontare con noi operatori del settore, secondo un approccio democratico, per trovare una soluzione reale al problema della ludopatia e della pubblicità invasiva con messaggi ingannevoli. Temo non risponderà, ma voglio porgliela ugualmente: perché non ha accettato il nostro invito?”.
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Condivido assolutamente ciò che dice il CEO di Leovegas (chissà com'è mai una persona così in gamba abbia un bookmaker pessimo, forse il peggiore), purtroppo siamo di fronte ad un governo che crede di essere capace a governare, tutt'altro. Già la presunzione di avere ragione e basta senza neanche voler cercare una forma di dialogo con l'altra parte è simbolo di forte chiusura mentale. Grazie per aver aperto un post così importante e per aver riportato questi articoli!
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Beh non possiamo far altro che attendere.
Quel punto del decreto è molto popolare anche io probabilmente sarei stato a favore 8/9 mesi fa.
Se finisce tutto, è stato bello finché è durato -
@sbrek il bonus di benvenuto è pubblicità. Non solo, è la forma di pubblicità più potente. Nota che i bookmakers con grosse sponsorizzazioni e pubblicità in tv si contano sulle dita di una mano, le benvenuto le offrono praticamente tutti, in generale è la pubblicità preferita di tutte le attività che operano in settori simili online. Se avessero voluto farli chiudere bastava tassare alle stelle gli utili come hanno fatto in Africa con Sportpesa, da lì non scappi.
Non voglio dire che ho ragione e loro torto, ci mancherebbe, ti consiglio solo di prendere con le pinze e con spirito critico tutto ciò che dicono gli economisti riguardo internet e il web, già l'economia è di per se opinabile, poi qualche mese fa ho avuto modo di parlare con uno dei maggiori esperti in Italia in questo ambito ed era come fare domande ad un bambino, per carità molto in gamba su altri argomenti ma come è normale è di un'altra generazione, parliamo di dinosauri.
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I book resteranno se continueranno a guadagnare, altrimenti cercheranno altri mercati.
Il "decreto dignità" è stato fatto, a mio parere, in fretta e furia per dare una risposta ai propri elettori riguardo allo strapotere di Salvini nel governo (come si può vedere dai sondaggi). In ogni caso deve passare dalle camere, dove potranno esserci delle modifiche.
Detto questo io penso che l'online si svilupperà sempre di più a discapito dell'offline. -
Secondo me è sbagliato aspettare impotenti, io scriverò una mail ad agimeg chiedendo come noi "scommettitori" possiamo farci sentire in qualche modo (dovreste farlo anche voi), se opportuno potremmo anche far firmare una petizione.
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@spiasisal mi auguro sia come dici tu, ad ogni modo con questo decreto si va a colpire soprattutto l'online, di benefici per noi io sostanzialmente non ne vedo. anzi vedo tutto ciò come un primo passo che potrebbe portare (se legge) al ban completo dei giochi online, quando è risaputo che la maggior parte delle persone ludopatiche si rovinano con le SLOT DENTRO I BAR, TABACCHINI E ALTRI POSTI DI M**DA. comunque bookmakers importantissimi a livello di .com come pinnacle o marathon non offrono nessun tipo di bonus di benvenuto eppure sono i primi al mondo come numero di utenti che giocano
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@sbrek Marathon investe tutto il budget sulle quote, che infatti sono altissime, sui limiti elevati di giocata e sui prelievi istantanei senza neanche dover puntare prima, Pinnacle se non sbaglio ha una policy molto lasciva sulle limitazioni e ha esplicitamente detto che consente le sure. Sono due modi alternativi di fare pubblicità, punti sul passaparola. Di sicuro come dici di benefici non ce ne sono, però potrebbe non essere magra come sembra la situazione. Secondo me invece colpirà principalmente l'offline, che come dici è quello che interessa limitare.
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@ninjadelta Io sono assolutamente d'accordo con te. Esistono tre tipi di petizione.
Abrogative: si formulano quando si intende far richiesta di abrogazione di una qualunque norma. Sarebbe la migliore petizione da fare, ma servono 500mila firme.
Precettive: Invitano all'applicazione di norme. Il divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo solleva considerevoli preoccupazioni sul rispetto della Carta Costituzionale. Tale divieto pare cioè che vada oltre quanto consentito dalla Costituzione Italiana che preserva la libertà di fare affari. Quindi una petizione di tipo Precettivo può invitare questi signori a rispettare la Costituzione. Qui servono 50mila firme. Già più fattibile ma sarà dura arrivarci.
Di sensibilizzazione: Hanno come scopo quello di attirare l'attenzione su una determinata questione. Quando si tratta di una petizione di sensibilizzazione non è necessario raggiungere un quorum minimo, né tantomeno l'autenticazione delle firme da parte della Cassazione.Quindi una petizione di sensibilizzazione si può fare anche da soli. Che facciamo?
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@sbrek Ho trovato l'articolo completo: https://www.assopoker.com/news/decreto-dignita-ricorso-leo-vegas-corte-europea_202763/
Leovegas ha annunciato il ricorso alla Corte di Giustizia Europea per impugnare il Decreto Dignità e il ban delle pubblicità. E forse porteranno la questione anche di fronte alla Corte Costituzionale. Sì Ragazzi, perchè il Decreto Dignità è incostituzionale. Leggete qui: http://www.pressgiochi.it/divieto-pubblicita-dellazzardo-avv-coraggio-proposta-incostituzionale-e-priva-di-copertura/53098
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Per FAVORE, leggete anche questo: https://www.assopoker.com/news/avvocato-giulio-coraggio-ban-pubblicita_201992/
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- Per le sigarette non si può fare pubblicità, eppure vengono vendute lo stesso.
- A un giocatore perché dovrebbe interessare se i siti possono o non fare pubblicità? Ovviamente a noi interessa nel caso in cui non ci fossero più bonus.
- Leovegas si sta facendo pubblicità
- E' normale che i siti online che si occupano di scommesse non vogliano un decreto del genere, le loro entrate dipendono dalla pubblicità,
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@robinhood una petizione degli scommettitori? Gli scommettitori non hanno alcun danno, continuano a fare le loro scommesse come sempre. Quelli che rischiano di essere danneggiati sono i mangia bonus (cioè noi) ma non si possiamo certamente raccogliere le firme per continuare a sfruttare i bonus ahah
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Si può entrare nel merito dell'efficacia o meno del decreto. Ma la ludopatia E' UN PROBLEMA serio. Noi siamo una piccola, piccola percentuale che trae vantaggio dai bookmakers. Io faccio una vita di [censored] perchè mio padre s'è giocato tutto quello che una persona potrebbe giocarsi.
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@gfx Sono solidale con la tua situazione. Hai inoltre a mio avviso centrato in pieno il tema: questo decreto NON è efficace contro la ludopatia, quindi così com'è fatto è completamente privo di senso. Non fa niente altro che penalizzare chi lavora nel settore e, ovviamente, anche noi.
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@robinhood beh per giudicare se questo decreto è efficace o no per contrastare la ludopatia, aspetterei almeno che entri in vigore no? Anche perché fino al 2019 le pubblicità il cui contratto è stato stipulato prima del decreto potranno ancora essere trasmesse. Gli effetti (negativi o positivi) li vedremo tra un anno o più
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Be', quello che Lindahl controbatte a Di Maio sono supercazzole avvocatesche argomentativamente molto esili.
Comunque quello che importa ai ninjers è che- Rimanga lecito emettere promozioni e bonus come attività promozionale (e non mi sembra molto realistico che arrivino a proibire ai book di fare offerte speciali)
- Non vi siano restrizioni sulle modalità di scommessa per l'utente online
Si può ipotizzare che, dato un budget fisso per l'attività di promozione, venendo a mancare le uscite costituite dagli spot tv, si incrementeranno altri tipi di promozione, magari profittevoli per noi. Non possiamo certo saperlo in anticipo, ma una probabilità c'è.
Nell'ipotesi, invece, che davvero radano al suolo per legge tutte le promo, la concorrenza probabilmente si esprimerà nella bontà delle quote, il che significherebbe un aumento delle surebet.
Insomma, in qualche modo dovranno rendersi appetibili.Resta comunque il fatto che i book hanno già tantissima libertà d'azione (lo sappiamo tutti: possono limitare e cambiare t&c a loro totale piacimento, e in Italia non si può scommettere su siti esteri, per fare degli esempi terra-terra), hanno giri di denaro colossali, sono evasori fiscali colossali, e quello che interessa loro è realizzare profitti. Le raccomandazioni sul gioco responsabile le fanno solo per obbligo di legge.
Ciò che vogliono evitare, probabilmente, non è tanto la proibizione degli spot in sé, quanto non avviare una catena di provvedimenti di legge che facciano loro perdere terreno sui vantaggi enormi che godono nei confronti dell'utente e della concorrenza. -
@robinhood Penso la cosa migliore adesso sia come detto prima scrivere ad agimeg e sentire cosa hanno da dire. Intanto il CEO di LeoVegas ha già fatto ricorso alla corte europea! Io entro questa settimana scrivo ad agimeg, se vuoi poi ti posto il testo integrale
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