TASSE
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@euforico ma in realtà, nonostante non sia la mia specialità fiscalità e legge, è scritto nero su bianco che le vincite non AAMS non concorrono a formare il reddito imponibile. Legge n.122/2016 art. 69. Devi cercare la versione aggiornata del TUIR perchè è stato modificato pochi anni fa. Poi si potrà interpretare in mille modi ma a me sembra chiarissimo. Il problema è che è comunque illegale scommettere sui non AAMS
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Questo post è eliminato! -
Ok, dalle cose che ho letto e dalle idee che mi sono fatto la penso sostanzialmente come te Spia.
Però volevo farmi un'idea e capire la posizione ufficiale di ninjabet/dello staff sul tema. Posta comunque l'illegalità della cosa, anche se non si sa se poi ci sono davvero sanzioni eccetera, lo staff consiglia in primis di non scommettere, ma - nel caso in cui uno dovesse trovarsi a prelevare da siti non AAMS - di dichiarare questi soldi, giusto?
Ecco, la mia domanda è se questa dichiarazione la dovrei fare nel momento in cui deposito questi soldi nel c/c oppure al momento del prelievo. Nell'esempio di prima, prelevo 1000 euro da Betrally nel 2018 ma li tengo su PayPal, che è solo un metodo di pagamento e non un conto; poi da PayPal li trasferisco al mio conto nel 2019. Fiscalmente li dovrei dichiarare riferiti al 2018 o nel 2019? -
@bomberninja9293 ma il fisco non va a vedermi PayPal perché 1) di fatto non può farlo (cosa di cui dubito) o perché 2) anche facendolo non può dirmi niente, dal momento che è solo un portafoglio elettronico e non un conto, e deve limitarsi ad "aspettare" che io versi quei soldi nel mio conto per "dire qualcosa"?
Non so se mi sono spiegato... -
Riporto quanto già indicato in altro post (fonte La legge per tutti):
Scommesse sportive su siti esteri: dove vengono tassate?
Veniamo alla domanda cruciale: dove vengono tassate le scommesse sportive su siti esteri? Le vincite sulle scommesse effettuate sui siti approvati dall’Aams vengono elargite già tassate: ciò significa che la vincita è tassata alla fonte e perviene nelle tasche del giocatore al netto della ritenuta del fisco. Ciò però non avviene nel caso di scommessa effettuata su piattaforme estere: in questo caso, deve essere il contribuente a dichiarare la vincita, pena l’evasione fiscale.L’Agenzia delle Entrate ha precisato che le vincite realizzate su siti esteri non autorizzati dai Monopoli di Stato sono soggette a tassazione per intero, senza cioè tener conto delle spese sostenute per la loro produzione. Cosa che non avviene sui siti autorizzati da Aams, in cui le tasse vengono versate alla fonte, motivo per cui le vincite non vanno dichiarate.
Le vincite conseguite per effetto della partecipazione a giochi online rientrano tra i cosiddetti redditi diversi («le vincite delle lotterie, dei concorsi a premio, dei giochi e delle scommesse organizzati per il pubblico e i premi derivanti da prove di abilità o dalla sorte»), concorrendo alla formazione del reddito complessivo per l’intero ammontare percepito nel periodo d’imposta [6]. Sempre la legge, poi, prevede che tali vincite o premi, se corrisposti da determinati soggetti giuridici (Stato, persone giuridiche pubbliche o private, ecc.), sono assoggettati ad una ritenuta alla fonte a titolo d’imposta [7].
I casinò online Aams pagano le tasse sulle vincite direttamente all’erario facendo una detrazione sulla somma vinta dal giocatore. La tassazione alla fonte fa sì che il contribuente non sia tenuto a dichiarare tali redditi, in quanto l’imposta non è dovuta.
Nello specifico, secondo la legge le ritenute alla fonte non si applicano se il valore complessivo dei premi derivanti da operazioni a premio attribuiti nel periodo d’imposta dal sostituto d’imposta al medesimo soggetto non supera l’importo di 25,82 euro; se il detto valore è superiore al citato limite, lo stesso è assoggettato interamente a ritenuta. Le disposizioni non si applicano con riferimento ai premi che concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente.
L’aliquota della ritenuta è stabilita nel dieci per cento per i premi delle lotterie, tombole, pesche o banchi di beneficenza autorizzati a favore di enti o comitati di beneficenza; nel venti per cento sui premi dei giuochi svolti in occasione di spettacoli radio-televisivi, competizioni sportive o manifestazioni di qualsiasi altro genere nei quali i partecipanti si sottopongono a prove basate sull’abilità o sull’alea o su entrambe; nel venticinque per cento in ogni altro caso [8].
Come anticipato, questo regime non si applica nel caso in cui gli utenti ottengano vincite giocando sui siti che non hanno una licenza per il gioco a distanza rilasciata dall’Aams. In questo caso, i soldi vinti vanno dichiarati dal contribuente al momento della dichiarazione dei redditi indicandoli nel modello Unico alla voce “redditi diversi”.
Quindi, per rispondere al quesito di questo articolo, possiamo dire che le vincite sulle scommesse sportive fatte su siti esteri è tassata in Italia, ed è onere del giocatore dichiarare annualmente il premio ricevuto.
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@bomberninja9293 pare proprio di no!
http://www.laleggepertutti.it/177279_conto-paypal-il-fisco-puo-sapere-quanti-soldi-ho/amp
Quindi il fisco ha accesso diretto a tutte le informazioni dei conti paypal
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Paypal è un portafoglio elettronico, il denaro transita solo, non c’è modo di ritirarlo da paypal stesso,se ritrovo l’alticolo lo posto, l’articolo diceva che paypal non concorre a reddito, quindi Aanche se dovessero sapere quanti soldi ho dentro paypal, non credo possano fare qualcosa, certo che prima o poi i soldi da paypal devi levarli per poterli monetizzare
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@bossolino linka l'articolo, son curioso di vedere se hai interpretato male tu o ci sono siti che scrivono davvero certe cose
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@Chopin @bossolino
Quindi se io non volessi dichiarare dei soldi che ho sul c/c passandoli su Paypal sono a posto? Mi sembra un Po strana come cosa
Inoltre stando su Paypal non incidono sulla giacenza media? -
Paypal lo dichiari nel caso tu abbia giacenza media superiore a 5k. Oppure se sfori i 10k. Mi pare, verificate
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sull’isee di PayPal non c’é traccia
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@SpiaSisal sulla rete non si capisce nulla in merito e ci sono commenti di chi ha contattato paypal, agenzia entrate e caf. ma pare che tutti siano d'accordo in merito a questa cosa "il CONTO PayPal è un conto virtuale online e quindi, come visto, non rientra nella giurisprudenza dei conti reali, mentre la CARTA PayPal è assimilabile ad un vero e proprio "conto bancario" con tanto di IBAN, quindi, se sei in possesso di una CARTA PayPal, fai attenzione perché, questa, come tutte le carte con IBAN, la devi dichiarare!”
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@Grinder diciamo anche che il saldo PayPal non é lo stesso del saldo PayPal della prepagata,sono due conti differenti
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Buongiorno, Basta cercare su google e trovi tutto scritto meglio... per i calcoli della postepay standard influisce solo il saldo al 31/12 perchè non è possibile / non necessario calcolare la giacenza media annua come avviene ad esempio per un conto corrente.. di conseguenza puoi anche adottare la strategia di svuotare ( ad esempio depositando sui book ) la carta al 30/12 per far risultare anche questo parametro ininfluente...
NB: per la postepay evolution invece vengono richiesti saldo al 31/12 e giacenza media annuale..
PS: Il saldo paypal ( non la carta ) è esente dalle varie dichiarazioni in quanto, pur essendo un portafoglio virtuale, per la legge italiana viene classificato come metodo di pagamento.
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Ho ricevuto un bonifico da betclic ma è un bonifico estero proveniente dai paesi bassi, mi tasseranno nonostante sia aams visto che viene da fuori?
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@Riccardo92 No, essendo concessionario AAMS ed avendo effettuato le scommesse in Italia
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Ragazzi salve, ho letto buona parte della discussione e chiedo giusto per sicurezza... Ho una carta postepay standard che è associata ad un conto paypal, va dichiarato nell'isee solo il saldo della carta al 31/12 giusto? Quindi teoricamente posso svuotare quando voglio paypal senza dover mai dichiarare nulla se non il saldo della carta di cui sopra?
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@raxxrusso esattamente...qnd farai la dichiarazione dei redditi ti chiederanno solo la giacenza media delle tue varie carte... relativamente a PayPal nn devi fare nulla
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@enzobascio89 per essere precisi, alla dichiarazione dei redditi non ti chiedono nulla delle carte di credito/prepagate/conti vari (almeno a me non hanno chiesto nulla al riguardo, essendo richiesti solo i redditi "prodotti" nell'anno precedente). La documentazione di tutte le carte e conti e giacenze medie viene invece richiesta con l'Isee
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@Davide giusto mi correggo che mi sn confuso .. è x l'Isee
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